L’accordo di Dayton fu sigillato il 21 Novembre 1995 nella base di Wright-Patterson a Dayton (Stati Uniti) dopo tre settimane di negoziati tra il Presidente della cosiddetta “Repubblica della Bosnia Herzegovina”, Alija Izetbegovic, il Presidente della Croazia Franjo Tudjman e il Presidente della Serbia Slobodan Milosevic, il tutto in presenza del segretario di stato degli Stati Uniti Warren Christopher.
L’accordo venne formalizzato ufficialmente tre settimane dopo, il 14 Dicembre 1995, al Palazzo dell’Eliseo di Parigi.
Questo accordo poneva fine alla guerra civile di Jugoslavia durata tre anni e mezzo, uno dei conflitti armati più sanguinosi dell’ex Repubblica socialista federale della Jugoslavia.
Il giorno della firma dell’accordo di Dayton ha una doppia importanza per la Repubblica Serba: da un lato la RS ha ricevuto il riconoscimento internazionale e dall’altra la costituzione dell’attuale Bosnia Erzegovina, la quale ha portato alla creazione di due entità interne allo Stato: la Federazione croato-mussulmana e la Repubblica Srpska.
Nonostante questo, diverse sono le interpretazioni dell’accordo. La parte della Bosnia appartenente alla zona della federazione Croato-mussulmana ritiene che l’accordo abbia posto fine alla guerra ed afferma che pertanto l’accordo Dayton è uno dei Trattati di pace di maggior successo al mondo. Il Parlamento della Bosnia Erzegovina, invece, non ha ancora ratificato gli accordi, nonostante essi siano parte integrante della Costituzione del Paese. Per i partiti bosniaci e croati l’accordo di Dayton è stato ormai superato, mentre la parte serba è per la sua uniforme applicazione.
Fino all’anno scorso le autorità ufficiali della Bosnia Erzegovina non hanno potuto avere il testo originale degli accordi di Dayton, il quale era stato depositato presso il Ministero degli Affari Esteri in Francia. L’anno scorso l’Ambasciata francese ha consegnato il documento all’Assemblea parlamentare della Bosnia Erzegovina. Il documento è inoltre stato tradotto dall’Ufficio dell’Alto Rappresentante nelle tre lingue ufficiali: il serbo, il bosniaco e il croato.
Nonostante le divisioni nazionali e religiose, dall’accordo di Dayton ad oggi il Paese è riuscito ad ottenere l’esenzione dal visto, a firmare l’accordo di stabilizzazione e di associazione con l’Unione Europea, a diventare membro del Consiglio di sicurezza dell’ONU e ad attuare i principi fondamentali contenuti nel trattato di Dayton.
Z.P
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